Chiudo gli occhi, ti accarezzo e ti bacio dolcemente

Chiudo gli occhi. Sono sdraiato in una spiaggia siciliana. Ho i capelli che mi arrivano a metà collo. Ho un bracciale che vuole identificarmi come “appassionato di musica estrema”. Lei è al mio fianco. Sono molto emozionato, e ho dentro un quintale di emozioni che non so gestire. Non sono capace di farlo. Un ragazzino che ha appena iniziato un percorso di body-building non può sollevare un bilanciere da 80kg. Un culturista gia avanti nel suo percorso, si. Io non sono ancora capace di gestire questa enorme emozione che sento dentro, non sono ancora abbastanza maturo da viverla serenamente. Perchè il mio cuore mi sussurra una verità scomoda: se sfioro le sue dita, se la mia mano tocca la sua, allora inizierà ad accadere qualcosa. Ma, hei, io non ho mai avuto a che fare con queste cose. Sono un ragazzino chiuso e introverso, non so nemmeno cosa significhi uscire con una ragazza.

Ho paura a toccarle le dita con la mia mano destra, ho paura di poter ricevere una sua carezza, ho paura di incrociare i suoi occhi. Ho paura della sua reazione. Perchè so che la sua reazione potrebbe essere di amore, di dolcezza. So che potrebbe baciarmi. E io ho paura di essere baciato. Cosa succederà dopo? Con quale tipo di relazione avrò a che fare? Sarò un “fidanzato”? E cosa significa essere fidanzati? E lei cosa diventerà, per me? Non ho idea di tutte queste cose. La paura è nel mio cuore, ma c’è anche una forte emozione ad avvicinarmi alle sue dita, a sfiorarle dolcemente, ad accarezzarle la pelle. A far si che la mia mano scorra dolcemente sulla sua guancia, sopra il bellissimo neo che ha vicino le labbra. A far si che mentre ciò avvenga, i miei occhi neri incrocino i suoi, di un blu meraviglioso come l’oceano.

Mi giro verso di lei col viso. Lei fa altrettanto. Ha capito, ha capito prima ancora che ci arrivassi io. Mi guarda e i suoi occhi sono quelli di una cerbiatta innamorata. Io mi sento perso, ma con lei non lo sono. E poi… le mie dita toccano le sue; sento un dolce contatto tra la punta delle mie dita e la punta delle sue. Ho tanta paura, non so gestire un emozione del genere. Mi sento tremare. Addirittura le nostre mani si uniscono, si congiungono. Si fondono assieme. Ora le nostre labbra sono così vicine. I nostri occhi si chiudono. E poi accade.

Apro gli occhi. Sono passati tanti anni. A volte chiudi gli occhi e proietti quel momento. Vorresti che fosse reale, ancora oggi, come allora. Vorresti poterlo rivivere così come accadde… o viverlo ancora, nuovamente, in un modo diverso. Vorresti che non fosse solo la proiezione di un ricordo perduto. Vorresti che non fosse soltanto un dato grafico, visuale, presente nella tua memoria. A volte chiudi gli occhi e vedi ancora le sue labbra, quei baci dolci e innocenti, le sue mani fondersi in modo dolce, delicato, con le tue, mentre le dita si sfiorano. Poi gli riapri e tutto va avanti. Lei non c’è più. A volte è davvero dura far fronte al passato ma, ehi, la vita va e deve andare avanti. E tu con lei.

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