Dopo la petizione di ‘Lifepetitions’ per chiudere Pornhub e le proteste pubbliche a Montreal (Canada), entrambe dell’8 marzo, ci sono due importanti update inerenti la lotta a Pornhub, sito di divulgazione pornografica finito agli altari della cronaca per aver pubblicato il video di una minorenne vittima di tratta sessuale.
La novità è che la vittima, una minorenne di 15 anni, oltre ad essere stata violentata (con tanto di video della violenza divulgato nel sito porno come parte dei contenuti del sito!), è stata anche forzata ad abortire dal suo stesso aguzzino!
Ecco a voi i due update direttamente dalla petizione originale in inglese.
UPDATE (10.03.2020) – Il senatore Ben Sasse, junior senator del Nebraska, ha scritto una lettera al Dipartimento di Giustizia e al Procuratore Generale U.S. William Barr, chiedendo di investigare Pornhub e la compagnia che ne detiene la proprietà, MindGeek.
Ringraziamo il senatore Sasse per il suo coraggio e la sua leadership in questo caso. È un grande passo in avanti nella giusta direzione!
Dopo aver scoperto diverse prove secondo cui Pornhub avrebbe ospitato video di donne e bambini vittime di tratta sessuale, il senatore Sasse si è appellato alla Procura Generale: “Applaudo le azioni che il Dipartimento di Giustizia ha già preso a riguardo, ma Pornhub non deve sfuggire allo scrutinio della legge. Chiedo dunque che il Dipartimento apra un investigazione su Pornhub e sulla compagnia che ne controlla la proprietà, MindGeek Holding SARL, per il loro coinvolgimento in questa storia disturbante dove sono coinvolti bambini e altre vittime di tratta sessuale”.
Pornhub dovrebbe senza dubbio venire investigato, assieme a MindGeek, la compagnia che ne detiene il controllo.
Anche le strutture dell’aborto, che facilitano l’aborto dei trafficanti di vittime sessuali, senza nemmeno le dovute notifiche alle autorità, dovrebbero venire investigate.
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UPDATE (10.03.2020) – Pornhub ha mostrato il video di una ragazzina minorenne vittima di tratta sessuale, filmata numerose volte mentre veniva violentata e successivamente costretta ad abortire dopo che il filmato è stato caricato sul sito porno.
Secondo quanto dichiarato dai report della Polizia, la ragazza è stata forzata ad avere un aborto contro la sua stessa volontà dal suo aguzzino, i cui video di natura pornografica, trovati nell’appartamento dell’uomo, sono stati caricati su Pornhub.
È un dato di fatto che l’aborto è frequentemente usato dai violentatori sessuali come copertura dei loro crimini.
Quante altre vittime di tratta sessuale e stupro, i cui video sono finiti su Pornhub, sono state forzate ad abortire il loro bambino?
Tutto ciò è terribile. E questo è precisamente il motivo per cui Pornhub necessita di venire investigato e chiuso.
Potresti per favore leggere e firmare questa importantissima petizione?
LEGGI LA PETIZIONE COMPLETA QUI.
FIRMAAAAA! 😉